L’area infraorbitaria è una delle aree più stimolanti da trattare per il ringiovanimento del viso. I recenti miglioramenti nelle tecniche e nello studio dell’anatomia di questa area difficile hanno permesso di ottenere risultati estetici per nulla inferiori alla chirurgia plastica di tale area. OBIETTIVO Lo scopo di questo studio è di validare l’efficacia e la sicurezza di un protocollo standardizzato per il trattamento dell’area infraorbitale. MATERIALI E METODI Sono stati trattati con tecnica standardizzata 300 pazienti con invecchiamento dell’area infraorbitale. Sono stati trattati pazienti con occhiaie, borse e solco lacrimale accentuato. Sono stati inclusi in questo studio solo pazienti che non avessero precedentemente subito trattamenti in quest'area. È stato utilizzato un filler ad alto G- prime per dare sostegno alla palpebra e liftare l’area. Per il trattamento di rifinitura della palpebra inferiore è stato utilizzato un filler a basso G-prime. È stata utilizzata solo la tecnica con cannula smussa. RISULTATI I pazienti sono stati valutati ad 1 mese post trattamento e a 3 mesi per valutare la percentuale e il livello di soddisfazione che risulta essere molto alto sia per i pazienti che per l'operatore. Complicanze: solo 5 pazienti hanno riportato lieve edema localizzato dell’area palpebrale inferiore: sono stati trattati con ialuronidasi. 1 paziente ha riportato un edema ricorrente importante in area palpebrale e malare che è stato trattato con ialuronidasi. Solo 5 pazienti hanno riportato lievissime ecchimosi nell’area della palpebra inferiore. CONCLUSIONI Il trattamento eseguito con questa tecnica mi ha permesso di trattare un’area difficile in sicurezza, con pochissimi effetti collaterali e comunque accettabili e risolvibili in maniera rapida e relativamente semplice. I risultati sono eccellenti: l’efficacia del trattamento mediamente ha una durata di 18 mesi.