lucio
Tunesi
Milano
Riequilibrare l’ipertono muscolare per un risultato naturale e di prevenzione allo skin-wrinkling.
L’introduzione della tossina botulinica in ambito medico-estetico ha rivoluzionato l’approccio terapeutico andando ad intervenire non più direttamente sui tessuti cutanei per ottenere un effetto di ringiovanimento, ma sui muscoli sottostanti. Grazie all’effetto di paralisi flaccida si ottiene infatti una distensione e un miglioramento notevole e visibile delle rughe già dopo pochi giorni dal trattamento, con grande soddisfazione dei pazienti. Nonostante gli indiscussi vantaggi dell’uso della tossina botulinica anche per uso estetico, era stata stigmatizzata da alcuni per l’innaturalità dei risultati dal punto di vista estetico e funzionale. Si trattava di tempi in cui gli alti dosaggi e l’imprecisione dei punti d’iniezione comportavano anche un tasso maggiore di effetti indesiderati (v. ptosi palpebrale, sguardo mefistofelico..), comunque sempre reversibili nel tempo. Oggi la medicina estetica più avanzata e raffinata non mira a trasformare ma ad offrire risultati che migliorino l’aspetto estetico complessivo dei pazienti. Oggi non si interviene sempre e solo quando il danno è già visibile, ma si interviene anche cercando di prevenirne le cause e rallentare la formazione di inestetismi. In quest’ottica la tossina botulinica viene utilizzata non tanto per paralizzare, ma per contrastare l’ipertono muscolare, risultando in una distensione della pelle in statica e di una mimica ridotta in dinamica. L’Autore introduce le caratteristiche della tossina di tipo A Letibotulinum, indicando come il trattamento dell’area glabellare sia considerato il primo distretto che consente di dare al viso un aspetto ringiovanito e/o di prevenire la formazione di quelle rughe che più di altre implicano un impatto anche dal punto di vista psicologico.