Lo studio individua tre differenti tipologie di corrugazione glabellare ed analizza le diverse varianti anatomiche del muscolo corrugatore che le vengono a determinare. Sulla base della classificazione si descrivono i diversi pattern d’inoculo della tossina botulinica che ne ottimizzano il trattamento. Il muscolo corrugatore del sopracciglio viene descritto da Abramo in tre differenti tipologie: Tipo 1 o “a ventaglio”, tipo 2 o “rettangolare”, tipo 3 o “a nastro stretto”. Partendo dal fatto che il muscolo corrugatore del sopracciglio viene descritto come un muscolo con due capi: uno obliquo e uno trasverso si può ipotizzare che il tipo 1 “a ventaglio” corrisponda ad un muscolo corrugatore che presenta entrambe i capi obliquo e trasverso, Il tipo 2 “rettangolare” al corrugatore con solo il capo trasverso e il tipo 3 a “nastro stretto” al corrugatore con il corrugatore rappresentato dal solo capo breve. Le tre diverse tipologie del corrugatore determinano la formazione di rughe e depressioni cutanee specifiche in base alle quali è possibile pianificare trattamenti differenti con tossina botulinica al fine di garantire una neuromodulazione ottimale del muscolo corrugatore.