Sara
Egidi
Palombara sabina
Trattamento con acido ialuronico nei pazienti post oncologici
Trattamento con Acido ialuronico nei pazienti post-oncologici introduzione Il paziente sottoposto ad intervento chirurgico oncologico Maxillo facciale ed eventuale pratica clinica dopo aver vissuto il percorso più brutto della sua vita, molto spesso si trova dei difetti importanti sul viso che non è detto che vengano accettati. E chi dice che deve accettarlo per forza ? A volte un piccolo cambiamento riesce a fargli dimenticare la patologia vissuta e a ritrovarsi. I pazienti hanno la necessità di potersi guardare di nuovo allo specchio con piacere e con il sorriso. materiali e metodi Le patologie Maxillo facciale che ci troviamo ad affrontare sono molteplici . Tumore del naso, tumore della palpebra , tumore del cranio, tumore mascellare e mandibolare .. i pazienti molto spesso anche giovani cercano di ritrovarsi allo specchio e migliorare quel difetto che per via della malattia gli e’ stato creato e non andrà più via. Molto spesso quando si cura un tumore non si pensa alla cicatrice estetica . La radioterapia poi che a volte segue e segna i tessuti , li brucia , li retrae e peggiora l’esito chirurgico. Vado sempre cauta sul trattamento di un paziente così. Spiego loro i possibili non risultati, ma do speranza di migliorare anche un po’ quella cicatrice , quella retrazione, quella atrofia che presentano. A volte serve qualche trattamento consecutivo anche per aiutare il tessuto a rispondere ad acido ialuronico. Utilizzo acido ialuronico cross linkato con un G’ alto , in genere . In questo modo non richiamo acqua e il prodotto non è sottoposto a spostamenti . Risultati I pazienti , anche quelli più ostici, sono felici di poter ritrovare un miglioramento davanti allo specchio. Ma anche la possibilità di dimenticare ogni tanto quella cicatrice e vedersi meglio e’ il risultato più alto in questo tipo di medicina estetica . Conclusioni Ed ecco come la medicina estetica può aiutarci al miglioramento della qualità di vita dei pazienti: ovvero come la medicina estetica non sia solo l’esaltazione del bello ma anche un poter ritrovare sé stessi allo specchio dopo un trauma così importante. Soprattutto perché spesso per questi pazienti il solo poter dire di essere ancora vivi sembra sia sufficiente e non possano chiedere oltre. Il ruolo invece di un buon medico è far capire che invece possono chiedere anche di poter ritrovare la propria immagine.