La tecnica a iniezioni verticali sulle labbra, ovvero perpendicolari e non più parallele al vermiglio esiste già da qualche anno ed è stata definita nei modi più svariati: vertical lips, russian lips… Negli ultimi anni tale tecnica si è affermata per un motivo molto semplice: agisce perfettamente e “performantemente” sull’aging delle labbra; tutti noi sappiamo che le labbra invecchiano con un’unica modalità, ovvero il labbro superiore si svuota e si allontana dalla linea di Ricketts (linea immaginaria che va dal pogonion alla punta nasale) e il labbro inferiore di appiattisce e arretra dalla linea. Le iniezioni verticali consentono di ripristinare volumi e proiezioni rispettando la forma, la naturalezza delle labbra e senza migrazioni di prodotto nei prolabi. La metodica “verticale” eseguita di solito con filler volumizzanti altamente viscosi si accompagna però a notevoli svantaggi e a numerose polemiche: notevole aumento del numero delle iniezioni che comportava un’esecuzione dolorosa, più traumatica rispetto alla Paris Lip technique, soprattutto se eseguita con aghi da 27G o 25G, con conseguenti edemi persistenti per più di 48h, ecchimosi frequenti se non addirittura ematomi. Per non parlare poi di compromissioni vascolari gravi fino a necrosi delle labbra, considerando anche che tale metodica è stata monopolizzata da personale non medico (estetiste?) straniero operante addirittura in appartamenti, senza alcun controllo sulla qualità dei prodotti e sulla professionalità degli operatori. Tale degenerazione professionale e di senso estetico ha comportato anche un abuso sulla quantità di prodotto e la creazione di labbra giganti totalmente innaturali e disarmoniche (Braz lips). Ecco il perché delle violente critiche sulla metodica. E allora come fare per ridurre tali effetti collaterali e ottenere risultati più naturali? Ho studiato una tecnica ad iniezioni esclusivamente verticali sia per labbro inferiore che labbro superiore che mi ha consentito di ottenere meno trauma, meno edemi, meno ecchimosi, rarissimi ematomi, nessun effetto collaterale importante il tutto nel rispetto della forma delle labbra, nessuna migrazione di prodotto nei prolabi, senza effetti canotto o labbra deformi e soprattutto non ho segnalato negli ultimi tre anni alcun effetto collaterale importante. L’ho chiamata tecnica Velvet per differenziarla e discostarla da quello che si trova sul web (scientifico e non): la scelta di un acido ialuronico altamente performante PEGYLATO e l’uso di siringhe da insulina da 30 U pediatriche sono il mezzo per poterla eseguire. L’ago da insulina pediatrica mi consente di dosare la giusta quantità di prodotto nel giusto piano e l’ago 30G riduce notevolmente dolore e trauma. L’autrice vi mostrerà la scelta dell’acido ialuronico ideale per tale tecnica (G* e Tan delta) perché non tutti sono indicati, la metodica e i suoi risultati.