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< Lista Abstract

Marta

Carlesimo

roma

PRP: presente passato e futuro in dermatologia

La medicina rigenerativa si basa sulla capacità di riparare e rigenerare cellule, tessuti ed organi che hanno perso parzialmente o completamente la loro funzione attraverso l’utilizzo di diverse tecniche e metodiche. Il gold standard che accomuna tali diverse tecniche e metodiche è dato dal concetto di riparare i tessuti danneggiate da malattie, traumi o dal fisiologico invecchiamento e, ove possibile, ripristinarne la funzionalità o comunque migliorarla senza sostituire il tessuto danneggiato ma inducendone una rigenerazione. La medicina rigenerativa si avvale di metodiche fisiche, chimiche e meccaniche indirizzate ad ottenere un effetto naturale in assenza di eventi avversi e in totale sicurezza. Tale branca della medicina trova ampio impiego anche in campo dermatologico. Tra le metodiche maggiormente utilizzate in questo ambito sicuramente un ruolo di primo piano è rivestito dal PRP ( plasma ricco di piastrine) nel quale, la capacità rigenerativa è affidata all’utilizzo di un prodotto autologo con elevata concentrazione di fattori di crescita per stimolare, riparare e rigenerare la cute e di citochine con azione antinfiammatoria. La scelta delle piastrine, come fonte di fattori di crescita, è legata al fatto che esse fisiologicamente, sono in grado di rilasciare numerose molecole attive nei processi riparativi con induzione di neo-angiogenesi, di migrazione delle cellule mesenchimali e di regolazione della differenziazione cellulare e dell’attività di molte cellule, promuovendo anche la rimozione di tessuti danneggiati e la rigenerazione del tessuto stesso. La metodica è di semplice esecuzione, poco invasiva e, se effettuata da personale esperto, scevra di effetti collaterali.Gli autori riportano l'esperienza sull'utilizzo del PRP in dermatologia.

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