Obbiettivi A seguito di una seduta di HIFU sul terzo inferiore del volto, valutare la sicurezza della metodica e i risultati ottenuti utilizzando la scala GAIS dopo visita di controllo a 4 e 8 settimane dal trattamento. Il dolore avvertito dai pazienti durante il trattamento HIFU è stato valutato utilizzando scala VAS nell’immediato post-trattamento. Materiali e Metodi Per questo studio è stata reclutata una coorte di 20 pazienti (età media di 49.4 anni) con lassità cutanea del terzo inferiore del volto. Sono stati esclusi dallo studio pazienti in gravidanza o allattamento, con malattie neurologiche e cardiache, diabete, collagenopatie e che si sono sottoposti a precedenti interventi chirurgici facciali nei sei mesi precedenti al trattamento. I pazienti sono stati sottoposti ad una seduta di HIFU utilizzando un trasduttore ultrasonico da 4MHz a tre diverse profondità: 4,5mm profondità focale (energia 1.6J, durata d’impulso 75ms), 3mm profondità focale (energia 1.0J, durata d’impulso 50ms), 1,5mm profondità focale (energia 0.6J, durata d’impulso 50ms). Non è stata applicata alcuna crema anestetica pre-trattamento. La sicurezza della procedura è stata monitorata durante lo studio. Risultati Lo studio ha mostrato miglioramenti significativi nel ridurre la lassità cutanea dovuta all’invecchiamento dei tessuti. Dopo 4 settimane dal trattamento, il GAIS score medio è 2.2. Il 25% dei pazienti ha riscontrato un miglioramento del risultato a 8 settimane dal trattamento, rispetto a quello già positivo ottenuto a 4 settimane dalla seduta. Nessun paziente a due mesi dal trattamento ha registrato un GAIS score 4 o 5 (rispettivamente, nessun miglioramento e peggioramento). Nessun paziente ha riportato un dolore severo o più durante qualsiasi fase del trattamento. Nessun effetto collaterale come paresi e ustioni è stato rilevato, mentre un leggero eritema per 24h è stato rilevato in un solo paziente. Conclusioni Il trattamento di lifting e ringiovanimento non chirurgico del terzo inferiore del volto con HIFU è stato ben tollerato e ha mostrato un miglioramento nel 100% dei pazienti trattati.